Il tempo fra una reincarnazione e l’altra

07.12.2013 21:36

L'uomo non permane anni o mesi nell’aldilà prima di ridiscendere. Passano dei secoli, tra la morte e una nuova nascita: il periodo di tempo che l’essere umano trascorre nello stato disincarnato è dunque molto più lungo di una vita terrena.
Esiste una legge nello spirito che determina le incarnazioni umane. E' legata alla "precessione degli equinozi". Il Sole per compiere il giro completo davanti ai segni dello zodiaco impiega 25920 anni, ossia 2160 anni per attraversare ogni segno. In genere l'uomo si incarna 2 volte, durante il tempo in cui li Sole attraverso un segno. E alternativamente si incarna una volta in un corpo maschile e una volta in un corpo femminile. Quindi si può indicare che un incarnazione umana può oscillare fra gli 800 e i 1200 anni.
Ciononostante, il tempo della reincarnazione è connesso al tempo di vita vissuta sulla terra.
Un anima che sia morta da bambina, quindi precocemente, si reincarnerà molto prima di un anima morta in età adulta. Più si vive a lungo sulla terra, più si ha bisogno di stare "di là". A titolo SOLO orientativo, si può dire che un uomo che ha vissuto 100 anni, si reincarnerà dopo 1000 anni. Così come un uomo morto a 40 anni, si reincanerà dopo 400 anni. Un bambino morto a 7 anni, si reincarnerà dopo 70 anni. (Un buon metodo per calcolare il tempo che si permane dopo la morte nel mondo spirituale -anche se è assolutamente soggettivo- è moltiplicare il numero degli anni vissuti per 12 (costellazioni). Ad esempio anni vissuti 76 X 12 = 912 anni 60 anni x 12 = 720 anni )
Una obiezione che potrebbe sorgere è quella relativa al cosiddetto aumento progressivo della popolazione terrestre, obiezione che spesso viene sollevata quando si parla di reincarnazione. In realtà non è giusto credere che più si retrocede e meno la terra ospitava meno uomini: la terra ha conosciuto momenti in cui era molto popolata: ai tempi anteriori alla nostra storia (4000 anni fa) ad esempio si dice che il globo terrestre era popolato quanto ora. Catastrofi, epidemie possono ridurre o dimezzare in una generazione il numero dei viventi. Non si hanno censimenti, oltre i 2000 anni fa in europa. Tantomeno in altri parti del mondo. Quindi una statistica non è possibile. Coloro che parlano di statistiche non possono appellarsi che non a dati relativamente recenti, che non contengono la biografia dell’umanità in tempi remoti.
Comunque considerati insieme, il numero degli uomini incarnati e dei disincarnati è sempre stato lo stesso, dall’inizio dell’evoluzione: quando la popolazione terrestre diventa più numerosa, diminuisce la “popolazione dei disincarnati nel mondo celeste.

Tutte le sante notti appena dopo addormentati l'anima (corpo astrale ed Io) lasciano nel letto il nostro corpo fisico ed il nostro corpo eterico. Il corpo astrale e l'io (nostro corpo spirituale che esiste dall'inizio della creazione e se si evolverà fino alla perfezione giungerà anche alla fine!) si espandono frammentandosi nel cosmo planetario dal quale attingono le forze rigenerative che servono per consentire lo stato di veglia al corpo eterico e fisico. In realtà Io ed astrale, che mentre dormiamo escono dai piedi e rientrano dalle mani o viceversa, vivono ed agiscono soprattutto quando sono fuori dall'eterico e dal fisico e cosa fanno? Nel sonno sognante, che sia anche solo un pisolino, percorrono a ritroso tutti gli accadimenti della veglia precedente giudicando in essa moralmente ogni nostro pensiero, parola ed azione e se li mettono in saccoccia. Perchè si dice che il sonno è una piccola morte? Perchè quando passiamo la soglia della morte abbandoniamo subito il corpo fisico, cominciamo ad espanderci (come appena addormentati) e vediamo in un colpo d'occhio tutta la nostra vita, come quando giunti in fondo ad un viale alberato ci voltiamo cogliendo la visone simultanea del percorso fatto entro tre giorni anche l'eterico si rarefa (come quando la nebbia scompare piano piano ma non del tutto, qualcosa di ciò che siamo stati va ad unirsi al cosmo). L'astrale e l'Io oltrepassata l'orbita lunare iniziano un periodo, che corrisponde più o meno ad un terzo della nostra vita, esattamente la somma di tutte le notti di sonno, dalla saccoccia dell'astrale si srotola a ritroso sino alla nascita il nostro vissuto precedentemente giudicato moralmente,significa che non lo riviviamo nei nostri panni ma nei panni di coloro che abbiamo ferito, mortificato e maltrattato, sentiamo quello che gli abbiamo causato infatti questo passaggio si chiama "Kamaloka" nostro purgatorio. Poi anche il corpo astrale si dissolve ma lascia nella saccoccia dell'Io quello che vien detto Karma ovvero il ricordo di ciò che dobbiamo pareggiare per il dolore inferto. Prima di entrare nel Devachan o mondo spirituale l'io se ancora prova desideri fisico-spirituali cioè ad es lo sballo dell'alchool, non potendo più bere BRUCIA di astinenza e ciò vale per qualsiasi attaccamento alla materia (denaro, passere, sigarette...) Finalmente pronto L'io giunge alla mezzanotte cosmica e comincia a contrarsi perso da una gran voglia di rimediare, nel ridiscendre aiutato da altre entità si sceglie, l'astrale, l'eterico. il fisico, i genitori ed il luogo dove reincarnarsi in modo da poter ripagare il debito. Quindi appena prima di nascere vede tutta la sua vita come l'ha progettata ma una volta uscito dalla pancia si dimentica tutto!!!! QUINDI SVEGLIATEVI E CERCATE DI COMPRENDERE CHE TUTTI GLI OSTACOLI DELLA VOSTRA VITA VE LI SIETE DATI VOI STESSI PER EVOLVERE VERSO IL FINE DELL'UMANITA': LA PERFEZIONE

 

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